Europeana: estratti dalla stampa nazionale ed estera
«Trattando temi ed eventi diversi tra loro come l’invenzione del reggiseno, delle bambole Barbie, Scientology, l’eugenetica, Internet, la guerra, il genocidio e i campi di concentramento, scandisce un ritmo implacabile che diventa inaspettatamente coinvolgente, addirittura toccante»
The New York Times Book Review (USA)
«Una storia fatta per immagini, aneddoti, statistiche. Con atteggiamento dissacratorio e antiideologico. E che in effetti ci aiuterà a capire quanto spesso si parli a vanvera dell’identità europea»
Paolo Bianchi, Il Giornale (Italia)
«Il torrenziale “flusso d’incoscienza” saggistico-diaristico di un’intelligenza sarcastica e strafottente che si picca di riscrivere il nostro immaginario collettivo con un gusto micidiale per il dettaglio fuorviante, il residuo e il margine, insomma il refuso che illumina d’assurdo quel gran libro artificialmente ordinato, e ingrigito, che chiamiamo Storia»
Andrea Cortellessa, L’Indice (Italia)
«…una specie di storia dell’Europa fatta di scarti da enciclopedia, un’enciclopedia fallita che spazia in ogni campo dello scibile»
Ermanno Cavazzoni, Tuttolibri (Italia)
«Europeana è quindi un software letterario che permette di osservare la storia dal cielo (e il cielo della storia). Attraverso il dispositivo che si chiama Europeana, tutto appare piccolissimo e lontano e comico, lentissimamente brulicante»
Giorgio Vasta, Notable (Italia)
«Certainly recommended»
The Complete Review (USA)
«Si toccano tutti gli argomenti, ma con una leggerezza di cui nessuno è mai stato capace, alla fine. Si intitola Europeana. Breve Storia del xx secolo ed è stupefacente per l’approccio e per il contenuto»
Matteo Bordone, Dispenser – Radio2 (Italia)
«Per la disattivazione della memoria niente è più efficace del congelamento in una forma perfetta e conclusa»
Marcello Benfante, la Repubblica (Italia)
«Immaginate di riassumere un intero secolo in 150 pagine: storia, cultura, scienza, guerre, cifre, personaggi… Impossibile? Più o meno. L’autore ceco Patrik Ourednik in questo breve (saggio? romanzo? pastiche?) ci riesce perfettamente»
Matteo B. Bianchi, Linus (Italia)
«Un libro che lascia poche speranze a chi voglia confidare nel “progresso” delle coscienze»
Max Stefani, Il Mucchio selvaggio (Italia)
«Centocinquanta pagine per cento anni di storia – e che storia – sembrerebbero un po’ poche, ma Ourednik non si scompone… il risultato è spiazzante, antiretorico, corrosivo»
Maria Agostinelli, Rai Libro (Italia)
«Un breviario per maniaci e iniziati. Un Ufo letterario che gira sul nastro trasportatore dei circuiti alternativi»
Cristiano De Majo, Liberazione (Italia)
«Europeana è un’altra storia dell’Europa del xx secolo. Una storia senza virgole, in cui eventi, immagini, cifre, parole, dati, incidenti, slogan si aggirano per l’Europa come fantasmi»
Emilianet (Italia)
«Lineare, un poco idiota (nel senso di innocente e semplice), a poco a poco calamita la nostra attenzione (in un modo che non mi sembra appartenere se non alle corde slave) e produce una sorprendentissima osmosi grazie a cui tutta l’idiozia (nel senso però modificato di stupidità e di caduta delle braccia) si riversa sui fatti raccontati. Che ventesimo secolo ne esce, ragazzi!»
Dario Voltolini, Tuttolibri (Italia)
«Europeana, atto di disperato sarcasmo contro la violenza degli Stati nell’ultimo secolo»
Il Giornale (Italia)
«Per interessata, partigiana, faziosa che possa sembrare, la scrittura di Ourednik è libertaria e liberatrice, insieme»
Ignazio Delogu, Dedalus (Italia)
«Europeana è un esperimento: è l’anarchia applicata alla storia»
leparoledeglialtri.com (Italia)
«La storia è quella che conosciamo, che abbiamo letto sui libri di storia e sui giornali, Patrik Ouředník ce la racconta però in un modo in cui non l’avremmo mai voluta sentire»
Alessandro Catalano, eSamizdat (Italia)
«Una sintesi strampalata della storia del xx secolo che non è semplicemente una divertente lettura. Vi troviamo il conflitto eterno tra morale e aneddotica, unito ad un mix inimitabile di burlesque e malinconico, in cui la malinconia confina con la disperazione, il grottesco con l’assurdo»
Le Monde (Francia)
«Ourednik ha saputo esprimere molto semplicemente ciò che la letteratura cerca di suggerire con i suoi artifici: sapere che il xx secolo non valeva un soldo»
Tvar (Rep. Ceca)
«Una narrazione di ironia graffiante e irresistibile ironia: si passa dal comico al commovente, dal disagio alla forte da ilarità. Non è strano che questo libro è stato scritto da un ceco»
Oesterreichischer Rundfunk (Austria)
«Frasi crude e uno stile emozionante per descrivere un relitto nave di un secolo»
Neue Zürcher Zeitung (Svizzera)
«Una cronaca che non risparmia la parodia, provocando un’esplosione di dolore e di gioia»
Tukor (Ungheria)
«Uno straordinario libro pieno di verve e di invenzioni. In grande stile!»
Philippe Sollers, Le Journal du Dimanche (Francia)
«Una miscela esplosiva»
Welt der Frau (Vienna)
«Pirotecnico»
Kultura (Germania)
«Immaginate un cronista del Ventisettesimo secolo che descrive la storia del Ventesimo nella lingua di un testimone oculare»
Sega (Bulgaria)
«Un sguardo unico su un secolo turbolento»
Roelants Koerier (Olanda)
«Questo libro fa tremare tutte le teorie, le discipline e le autorità del xx secolo»
Radio France Culture (Francia)
«Con un tono decisamente ironico, Ourednik illumina la nostra memoria in un gesto di liberazione» Die Presse (Austria)
«Un libro inclassificabile, ilare e terrificante al tempo stesso»
Elle (Francia)
«La nuova scommessa letteraria di svelare l’assurdo e inquietante xx secolo. Il risultato: terrificante»
France 2 TV (Francia)
«Un libro esilarante, un virtuosismo raro»
Le Matricule (Francia)
«Una sintesi dell’eterna e inesorabile stupidità umana, un diario dei fatti e degli avvenimenti spinto – implacabilmente – nei loro profondi retroscena, dove la realtà sembra un frutto della fantasia, dove realtà e finzione non sono più distinguibili l’uno dall’altro»
Vulgo (Rep. Ceca)
«La narrativa di Ourednik è libera: ci mostra come sopravvivere alle scienze umane. La sua formula è semplice: non porle al di sopra della storia umana»
Pravo (Rep. Ceca)
«Questo piccolo libro è imperdibile»
Süddeutsche Zeitung (Germania)
«Un’ingegnosa maestria»
Lyrik Park (Germania)
«Un vero tour de force: rapido, conciso, denso, questo libro gioca con la sua ironia e falsa ingenuità, ma ci dà la pelle d’oca con le sue osservazioni e descrizioni»
Kultursalon (Austria)
«Un libro che toglie il respiro»
NRC Handelsblad (Olanda)
«L’umorismo di Ourednik è nero, per il piacere dei lettori»
Tagblatt (Svizzera)
«Un vero e proprio tour de force, le assurdità del bombardamento di storia europea»
Literaturen (Germania)
«Stile unico e un gran ritmo. Una messa a nudo della storia e della filosofia»
Trouw (Olanda)
«Il Ventesimo secolo nel palmo della tua mano – ora chiudere il pugno, prego»
Lidové noviny (Rep. Ceca)
«Ci sono poche cose così scoraggianti e pretenziose come cercare di raccontare la storia del XX secolo. Ma Ourednik – come Merlino – è un mago e la sua idea, che risulta apparentemente impraticabile… ci fa ridere e contemporaneamente congela il sangue nelle nostre vene»
Vreme (Serbia)
« Il risultato: un libro intelligente e accattivante»
Deutsche Welle (Germania)
«Un libro pieno di ironia» N
ederlands Dagblad (Olanda)
«Un trattato di vertigine, un capolavoro di lucidità e concisione»
La Revue des deux Mondes (Francia)
«Per parlare di questo libro eccezionale sarebbe necessario citare lunghi passi… quindi, leggetelo e basta»
Der Standard (Austria)
«La scrittura conferisce a questo saggio la velocità selvaggia di un treno che fuoriuscito dall’inferno gira per Praga e attraversa la Germania e il mondo al fine di percorrere la storia di un secolo decisamente stravagante»
Libre Belgique (Belgio)
«Guerra, libero scambio, il nazismo, controcultura, il comunismo, hippies, attivismo sociale, New age, genocidio e liberalismo sono tutti messi in un tritacarne e trasformati in fette sottili di orrore e ilarità»
Libération (Francia)
«Una ripresa ironica di estrema originalità su un’epoca in cui il male è diventato luogo comune. Ourednik ha inventato un dispositivo testuale diabolico che mette in discussione la nostra memoria collettiva, il suo effetto è non meno sconcertante»
Les Inrockuptibles (Francia)
«Pura meraviglia»
La Revue littéraire (Francia)
«Un catalogo di distruzione che è sia come strano e bello come una poesia Oulipian»
Le Nouvel Observateur (Francia)
«Al tempo stesso ingenuo e ironico, Ourednik prende in giro le credenze generalmente accettate che lui raccoglie con grande impulso. Il rapporto tra una società e il suo passato è messo in discussione in questo minuscolo mostro di libro in cui gli effetti sono devastanti»
Chronicart (Francia)
«Il XX secolo in un soffio»
Le Temps (Svizzera)
«La storia delle opinioni. Un libro che mette tutte le teorie a testa in giù, che esalta le contraddizioni dei sistemi storici e di tutta la filosofia della storia»
Paris Première TV (Francia)
«Nulla sfugge all’occhio dell’autore: né la follia della guerra, né il positivismo, né lo spazio comune della memoria, né il delirio New Age. Oh triste modernità!»
Le Figaro (Francia)
«In Europeana, di Patrik Ourednik si aprono crepe nel solido edificio della storia utilizzando insieme sottigliezza e brutalità»
24 heures (Belgio)
«Un libro divertente, di rara bravura»
Le Matricule des anges (Francia)