Due punti e a capo
Andrea Cortellessa
L’indice dei libri del mese, 1 marzo 2006
[...] :duepunti non lavora solo sul passato. I titoli più recenti (annunciati per il 2006 un classico della “prima” modernità europea, Friedrich Schiller, e un repêchage non meno perturbante di Vaché, Marcel Schwob; ma anche La logica del terrorismo di Michel Bounan), sono testi perfettamente contemporanei: l’inclassificabile Europeana. Breve storia del XX secolo del polìgrafo ceco Patrik Ourednik (trad. di Elena Paul, pp. 155, € 12) è il torrenziale “flusso d’incoscienza” saggistico-diaristico di un’intelligenza sarcastica e strafottente che si picca di riscrivere il nostro immaginario collettivo con un gusto micidiale per il dettaglio fuorviante, il residuo e il margine, insomma il refuso che illumina d’assurdo quel gran libro artificialmente ordinato, e ingrigito, che chiamiamo Storia. Uno Švejk che scrive come Beckett.
[...] Piace chiudere con le parole, ironiche ma serissime, con le quali si conclude Europeana di Ourednik: “Nel 1989 un politologo americano inventò la teoria della fine della storia”, secondo la quale la democrazia liberale avrebbe condotto “a una nuova era della storia dell’umanità e che allora la storia non avrebbe più avuto ragione di esistere. Ma molti non conoscevano questa teoria e continuavano a fare storia come se niente fosse”. E allora non si può che augurare ai ragazzi di Palermo la migliore continuazione: di questa storia.