DeBaser

giovedì 7 marzo 2019
di  NLLG

Europeana. Breve storia del XX secolo

DeBaser, febbraio 2019

l distacco di chi conosce gli esseri umani e riporta la realtà oggettiva con una feroce compassione impersonale, distacco che determina il punto d’ unione delle menzogne che ci raccontiamo: “E nelle città si organizzavano per le donne corsi di cremazione dei cadaveri /.../ e la cenere dei cadaveri poteva servire come concime nei frutteti e negli orti. /.../ E una donna si rifiutò di segare i cadaveri e il capo della squadra di sgombero voleva farla fucilare per sabotaggio ma nel frattempo i soldati del plotone di esecuzione avevano disertato”.

Delirio assurdo pazzia naufragio non sense buco ideologia schieramento degenerazione incredulità burla lobotomizzazione isteria psicopatia inganno ridicolo pernacchia... Signori e signore il XX secolo! Emancipazione dalle virgole, dopo l’emancipazione dal corpo e dai suoi desideri...

Il caustico terzo occhio di Ourednik è aperto e scarnifica e rende tangibile l’ assurdità della vita, quando questa scappa al controllo dell’anima: “E la maggior parte della gente in Europa /.../ pensava che fosse una guerra necessaria e giusta che avrebbe riportato la pace nel mondo /.../. E tutti pensavano che sarebbero stati di ritorno per la vendemmia o in ogni caso per Natale”.

L’onestà dello scandaglio del secolo scorso cambia la meraviglia in mostruosità, nel bene e nel male, così da trovare una collocazione asettica che ci permette di gustare giullarescamente il circo del XX secolo con annessi tutti i fenomeni da baraccone prodotti: “La grande delusione del XX secolo è che il progresso non aveva reso l’uomo migliore /.../ e che molti assassini e torturatori e criminali di guerra erano cultori d’arte di opera di poesia ecc. e avevano studiato le scienze umane e la medicina.”

Revisionismo storico scaturito dall’imponderabilità dell’assurdo elevato all’ennesima potenza: la Storia è “de coccio” e reitera il diritto di non imparare dalle esperienze. La Storia siamo noi però...

Dio lo vuole, la croce uncinata al contrario lo vuole, Dux lo vuole, Marx e Lenin lo vogliono, Ziklon B lo vuole, la “bomba” lo vuole. Wall Street lo vuole. La plastica lo vuole. Il tumore lo vuole. Ma chi sarà mai ’sto “lo vuole”? Più che volere qualcosa, cosa ci necessita realmente?

“Ma molti non conoscevano questa teoria e continuavano a fare storia come se niente fosse.“


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